Google ha annunciato dopo un anno e mezzo di attenta sperimentazione e test, la migrazione dei siti che seguono le best practice per l’indicizzazione mobile-first.
Per ricapitolare, i sistemi di scansione di Google, indicizzazione e posizionamento, hanno in genere utilizzato la versione desktop del contenuto di una pagina, che potrebbe però causare problemi agli utenti di ricerca mobile quando tale versione è molto diversa dalla versione mobile. L’indicizzazione mobile-first significa che Google utilizzerà la versione mobile della pagina per l’indicizzazione e il ranking, per aiutare meglio gli utenti, principalmente mobili, a trovare ciò che stanno cercando.
Le serp di Google saranno divise e differenti per il desktop e mobile?
La risposta è no.
Si continuerà comunque ad avere un unico indice dei risultati di ricerca. Non esisterà un “indice mobile-first” separato dall’indice principale.
Google sta notificando ai siti che eseguono la migrazione all’indicizzazione dei dispositivi mobili tramite Search Console. I proprietari dei siti vedranno una velocità di scansione notevolmente maggiore dallo smartphone Googlebot. Inoltre, Google mostrerà la versione mobile delle pagine nei risultati di ricerca e nelle pagine memorizzate nella cache di Google.
I siti responsive web design o dynamic serving sono generalmente impostati per l’indicizzazione mobile-first. Per i siti che hanno pagine AMP e non AMP, Google preferirà indicizzare la versione mobile della pagina non AMP.
I siti che non si trovano in questa prima ondata di migrazione non hanno bisogno di farsi prendere dal panico. L’indicizzazione mobile-first riguarda il modo in cui raccogliamo i contenuti, non su come viene classificato il contenuto. I contenuti raccolti preventivamente da questa migrazione non hanno alcun vantaggio di ranking rispetto ai contenuti mobili che non sono ancora stati raccolti in questo modo o nei contenuti desktop.
Con questo aggiornamento Google vuole incoraggiare i webmaster a rendere i loro contenuti ottimizzati per i dispositivi mobili. Google valuta comunque tutti i contenuti nell’indice, indipendentemente dal fatto che siano desktop o mobili, per determinare quanto sia mobile-friendly. Dal 2015, questa misura può aiutare i contenuti ottimizzati per i dispositivi mobili a funzionare meglio per coloro che effettuano ricerche su dispositivi mobili. In relazione, recentemente Google ha annunciato che a partire da luglio 2018, i contenuti con caricamento lento potrebbero essere meno efficaci per gli utenti di desktop e dispositivi mobili.
Per ricapitolare il mobile-first indexing:
- L’indicizzazione mobile si sta diffondendo più ampiamente. Essere indicizzati in questo modo non ha alcun vantaggio di ranking e opera indipendentemente dalla nostra valutazione ottimizzata per i dispositivi mobili.
- Avere contenuti ottimizzati per i dispositivi mobili è ancora utile per coloro che cercano modi per ottenere risultati migliori nei risultati di ricerca su dispositivi mobili.
- Avere contenuti a caricamento rapido è ancora utile per coloro che cercano modi per ottenere prestazioni migliori per gli utenti mobili e desktop.
- Come sempre, la classifica utilizza molti fattori. Google potrebbe mostrare contenuti che non sono ottimizzati per i dispositivi mobili o che si caricano lentamente se i numerosi altri fattori di ranking determinano che è il contenuto più pertinente da mostrare.
Quindi cambierà qualcosa nelle serp di Google o no?
Sicuramente si, perchè non solo saranno visualizzate tenendo presente la versione mobile del sito, ma i siti mobile friendly avranno maggiore ranking rispetto a quelli non compatibili, mal impostati ed ottimizzati o lenti nel caricamento.